mercoledì 5 ottobre 2022

20 MILIONI DI ANNI DELLA TERRA IN DUE GIORNATE DEL MONFERRATO


Il Monferrato partecipa alla X edizione della SETTIMANA DEL PIANETA TERRA presentando il nuovo geo-percorso progettato dal geologo Alfredo Frixa in collaborazione con la micropaleontologa Donata Violanti e realizzato per iniziativa dell'Unione Collinare Terre di Vigneti e Pietra da Cantoni che si dipana in 10 tappe attraverso i borghi monferrini di San Giorgio, Rosignano, Cella Monte e Frassinello.

L'itinerario, per la cui fruizione sono stati allestiti appositi cartelli indicativi e un opuscolo informativo, verrà inaugurato sabato 8 ottobre alle ore 18 all'ECOMUSEO DELLA PIETRA DA CANTONI

Le prime escursioni guidate sono organizzate sabato 8 nella mattinata a Rosignano per iniziativa dell'Associazione Amis d'la Curma e nel pomeriggio a Cella Monte, a seguito dell'inaugurazione, e domenica 9 nella mattinata a San Giorgio in collaborazione con l'architetto Francesco Rolla e nel pomeriggio a Fubine a cura dell'Associazione Monferrato 2020

Nelle giornate a tema in Monferrato sono proposte anche alcune iniziative ispirate alla cultura popolare e alle tradizioni contadine del territorio: 

  • sabato e domenica dalle 9,30 alle 12 a Cella Monte il laboratorio di canto Paesaggio Sonoro

  • domenica 9 dalle 17,30 a Coniolo l'evento conviviale Anduma a Vijà che attualizza la veglia, cioè la consuetudine di trascorrere le lunghe serate autunnali e invernali radunandosi nelle stalle, con performance di attori in costume che animano l'ascolto di musiche e canti e la degustazione di galuperie che compongono i menu della merenda minoira.

La SETTIMANA DEL PIANETA TERRA è il festival scientifico che dal 2012 coinvolge i geologi italiani, docenti, ricercatori e professionisti, in attività divulgative sugli studi e delle scoperte della geoscienza, la disciplina che osserva e misura i fenomeni geologici e analizza i problemi ambientali: risorse idriche e minerarie, energie, dinamica fluviale e costiera,... Poiché su di esse si basano le informazioni necessarie per garantire la protezione dai rischi geologici e idrogeologici, la sicurezza ambientale e la salute umana, 
le conoscenze e le indagini dei geologi sono importantissime, oggi indispensabili per affrontare la sfida del cambiamento climatico e fondamentali per indirizzare lo sviluppo nelle prospettive della sostenibilità. 


 

venerdì 1 luglio 2022

La "giornata" del Monferrato nel 2022


La commemorazione di 
FERDINANDO PIO ROSELLINI scandisce il calendario dell'anno rurale nel territorio che custodisce alcuni ecosistemi particolari e tanti patrimoni di biodiversità 

Nato a Pisa nel 1814, uno scienziato che a Firenze ha condotto ricerche e sperimentazioni con il fisico Luigi Nobili, a Genova, dove ha abitato per una decina d'anni e nel 1846 partecipato all'VIII Congresso degli scienziati italiani come delegato della Società d’incoraggiamento per l’educazione morale-industriale della provincia di La Spezia, ha cominciato a interessarsi di botanica insieme ai suoi allievi, i figli di Giorgio Doria - di cui era il precettore - e a essiccare e catalogare esemplari di piante raccolti nei dintorni della città ligure, anche in boschi, prati e campi del Monferrato. Dopo aver vissuto a Milano, dove era membro del Circolo Patriottico e fu un protagonista degli storici eventi del fatidico '48, e poi a Torino, dove ha avuto un ruolo di spicco nella vita politica e culturale nazionale come esponente del movimento risorgimentale, dagli elettori di Lavagna eletto deputato al parlamento del Regno di Sardegna e, in particolare, come direttore didattico del nuovo, innovativo, Istituto per il commercio e l'industria. Da Urbano Rattazzi e Giovanni Lanza venne coinvolto nella fondazione della scuola per l'insegnamento delle scienze e dell'economia che, ad esecuzione delle volontà testamentarie della vedova Leardi, venne istituita con sede a Casale Monferrato. "Trapiantato" in Monferrato nel 1858, è stato il primo preside dell'Istituto Leardi, nella cui sede nel 1863 venne trasferita la cattedra di agricoltura che Giuseppe Antonio Ottavi teneva in città dal 1851 e - oltre che dirigere la scuola di cui aveva pianificato la didattica e insegnare matematica e algebra agli studenti - coinvolse i colleghi e gli alunni nella raccolta di esemplari della flora locale per la compilazione di erbario in cui, grazie alla collaborazione con alcuni celebri botanici dell'epoca (Vincenzo Cesati, Agostino Goiran, Jean-Luois Kralik e Agostino Todaro) sono collezionati anche exsiccata provenienti da molti altri territori e paesi.   

Molti exsiccata di Ferdinando Rosellini, esemplari di piante che aveva raccolto nei dintorni di Genova, anche in Monferrato, sono custoditi nella collezione di erbari del Museo di Storia Naturale "G. Doria" e il ritratto di Giacomo Doria conservato nella Iconoteca dei botanici alla Biblioteca dell'Orto Botanico dell'Università di Padova
  

Alcuni exsiccata conservati nell'erbario composto a Casale Monferrato dal 1858 al 1805 documentano le intense collaborazioni tra i botanici del XIX secolo, quando le scienze naturali li coinvolgevano nelle ricerche anche insieme ai geologi e agli esploratori, che dai loro viaggi tornavano in patria portando esemplari di piante esotiche, e agli agricoltori, che nei propri campi trovavano moltissimi "campioni" di erbe, fiori e funghi,   

Tre "tavole" dell'erbario composto da Ferdinando Rosellini e i suoi "discepoli" sono in esposizione al Centro DOC di Casale Monferrato. Questi esemplari dei piante di vite infatti sono reperti botanici molto preziosi, che conservano informazioni biografiche e genetiche delle vigne che nel XIX vegetavano in Monferrato e, oggi, popolano il territorio rurale e decorano le sue aree comprese nel sito seriale UNESCO Paesaggi vitivinicoli del Piemonte.     

Un'iniziativa promossa dalla Delegazione FAI di Casale Monferrato, il Garden Club AGI Società Orticola Casalese e la fiera del verde e dell'agricoltura MONFERRATO GREEN FARM, la commemorazione ha coinvolto, insieme ai referenti della comunità scientifica internazionale, molteplici istituzioni, enti, associazioni e anche imprese territoriali e, in particolare, la community BELOCAL

Per l'occasione i promotori dell'iniziativa hanno composto un libretto commemorativo 
  

Tutti possono partecipare alla commemorazione e, così, ricordare la sua figura storica e porre in risalto l'attualità del suo insegnamento con testimonianze contrassegnate #FerdinandoRosellini e raccolte in un ALBUM.



Il primo uso della parola giornata nella lingua italiana è attestato dalla scrittura nel testo poetico più antico della letteratura nazionale, il Cantico dei Cantici ( Laudato Si' composto dal santo patrono del paese e protettore degli ecologisti, Francesco d'Assisi, nel XIII secolo, intorno al 1224. Curiosamente, in dialetto monferrino, anche il linguaggio tecnico dei contadini che coltivano i campi e hanno cura dei boschi di questo territorio rurale, oltre che significare giorno o data questo vocabolo indica il parametro di misura dei terreni, “la terra che dal sorgere al calar del sole si riesce ad arare con una coppia di buoi”. Proprio oggi è davvero una giornata davvero speciale in questo posto e in tutta Italia, luoghi con tanti diversi ecosistemi e molti patrimoni ambientali e popolato da una grande quantità di specie animali e vegetali che formano una parte - molto consistente - dell'immenso, ma tanto delicato, mondo della biodiversità.

LA POPOLAZIONE VEGETALE NEL MONDO E IN ITALIA - ... più di un milione di piante (precisamente 1.064.035), appartenenti a 642 “famiglie” e 17.020 “generi”... nell’area dell’Europa Meridionale-Orientale 11.583 specie ... in Italia... 9.792, di cui 8.195 autoctone e invece 1.597 “aliene”, a loro volta 157 archeofite, ovvero trapiantate prima della scoperta dell’America (1492), e 1.440 neofite, cioè di recente introduzione (in particolare 570 integrate nell’ecosistema e 221 invasive).

martedì 7 giugno 2022

ESTATE 2022 : in Monferrato una stagione veramente "verde"

Dopo due anni di distanziamento sociale, quella del 2022 sarà la prima stagione turistica in cui il Monferrato tornerà ad offrire tante occasioni di full immersion nella natura al ritmo lento del tempo rurale.




Chi cerca la quiete della campagna in Monferrato la trova, anche potendo scegliere tra molte differenti location in cui soggiornare - un castello medievale, una cascina d'epoca, una "classica" villa bucolica, una tipica casa agreste oppure un antico borgo - e vari itinerari per passeggiate ed esplorazioni in boschi, piantagioni e giardini e attraverso vigneti, campi e frutteti descritti nel blog della fiera del verde e dell'agricoltura MONFERRATO GREEN FARM e illustrati nelle rassegne fotografiche dedicate ai paesaggi vitivinicoli del sito seriale UNESCO, sulle acque e alle rive di molti fiumi - il Po, inoltre Orba, Scrivia, Sesia, Tanaro e Ticino - al Sacro Monte di Crea, al Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino e nelle numerose aree e riserve nel sistema di tutela Parco del Po Piemontese.  


Assaggiare e acquistare del buon vino genuino è un'ottima ragione per fare una scampagnata in Monferrato... come suggerisce Tomas Lindhal, un ricercatore specializzato in oncologia e premio Nobel per la chimica, in questo video in cui è ritratto mentre ammira il mosaico dello stemma araldico nel salotto del castello di Uviglie (simile al blasone dei Gonzaga Nemours che "domina" nel salone del castello di Frassinello) e degusta il suo vino preferito - la Barbera - alle cantine del Centro di ricerche enologiche ENOSIS a Fubine.

 

Un'altra attrattiva del Monferrato sono le sue strade, in collina e in pianura, percorribili in bicicletta, come spiega un simpatico testimonial:



Per gli appassionati di gite e corse su due ruote l'appuntamento principale del 2022 è al primo week-end di settembre con il programma di tour e gara La MONSTERRATO che la rivista tematica - CT CicloTurismo - ha definito "selvaggia e mistica". 
Il suo percorso infatti è un suggestivo itinerario sulle strade bianche che attraversano campi, vigneti, boschi e borghi. Un circuito in cui, insieme ai partner e agli sponsor che contribuiscono alla sua organizzazione, lo svolgimento dell'iniziativa sportiva mette in risalto l'impegno delle amministrazioni comunali nella salvaguardia del patrimonio ambientale e il ruolo di agricoltori, artigiani e imprenditori eredi di antiche e sempreverdi tradizioni del mondo rurale, "spingono" lo sviluppo economico verso gli orizzonti della sostenibilità. E, proprio nello spirito che anima la cultura contadina, La MONSTERRATO offre ai partecipanti molteplici occasioni di convivialità in cui ammirare (e annusare e degustare) le variegate produzioni eno-gastronomiche tipiche del territorio e conoscere (e toccare e provare) molteplici oggetti, accessori ed utensili fabbricati in manifatture, officine e industrie rappresentative del made in Monferrato oggi anche campionesse della green-economy. Nel 2022 si svolgerà da venerdì 2 a domenica 4 settembre, con iscrizioni aperte fino al 31 agosto (quota di 75 € per la gara MONSTERRATO RACE TREK UCI GRAVEL WORLD SERIES - anche un "grande evento" del programma 2022 / PIEMONTE REGIONE EUROPEA DELLO SPORT - che si tiene sabato 3 e di 40 € per l'escursione LA MONSTERRATO CICLO-TURISTICA in programma per domenica 4 settembre e a cui ci può aggregare anche last-minute, ma al costo di 45 €). Nel frattempo, dal blog della manifestazione sportiva proponiamo un album di immagini delle precedenti edizioni e, così, di alcuni affascinanti e suggestivi scorci monferrini.

















venerdì 8 ottobre 2021

AUTUNNO in Monferrato : la stagione del "bel vedere" e del "buon gusto"

Il
foliage e le brume autunnali dipingono il panorama rurale con spettacolari "effetti speciali" cangianti in ogni giornata e, dall'alba al tramonto, in ogni ora dello stesso giorno. Il calendario è scandito da molteplici appuntamenti "fissi" con le tradizioni, antiche e sempreverdi, ogni anno rinnovate al ritmo del ciclo vitale delle stagioni... 

I protagonisti principali di sagre pluricentearie e manifestazioni di nuova concezione sono molti saporiti e salutari prodotti agroalimentari autoctoni ed eno-gastronomici tipici del territorio: 
  • il  VINO NOVELLO, che si assaggia nelle giornate dell'estate di San Martino 
  • il TARTUFO BIANCO E NERO, che i trifolau portano ai banchetti dei mercati
  • il CARDO GOBBO, coltivato soprattutto a Nizza Monferrato e nei limitrofi terreni sabbiosi attorno al fiume Belbo
  • la BAGNA CAUDA, un piatto in cui il sapore delle verdure viene esaltato dall'intingolo bollente che amalgama aglio, acciughe e olio EVO che racconta delle origini del Monferrato nelle vicende storiche dell'antichità 
  • la FRICIA, ovvero il "fritto misto alla monferrina", una gustosa combinazione di frattaglie che dalla mensa popolare è assurta a piatto forte della tavola gourmet 
  • il BOLLITO MISTO con le carni di fassona, la razza bovina locale, che in particolare a dicembre e in occasione delle festività natalizie viene cucinato con i "pezzi" di bue grasso



Per assaggiare queste specialità nelle occasioni in cui vengono degustate in convivialità dai produttori locali insieme agli abitanti del territorio, il team Monferrato HospITALITY propone soggiorni di 3 giorni / 2 notti e vacanze di 1 settimana o 10 giorni in alcune residenze particolarmente emblematiche: il millenario CASTELLO DI FRASSINELLO, anche dimora del pluricentenario gelso "pozzAlbero"; la cascina di CANTINE VALPANE, che conserva una collezione di botti d'ogni epoca e un forno medievale; la LOCANDA DELL'ARTEun palazzo rurale trasformato in art-hotel con camere e appartamenti confortevoli e centro benessere. 




CALENDARIO AUTUNNO 2021 ANNO INTERNAZIONALE DELLA FRUTTA E DELLA VERDURA

link a pagine e siti dedicati agli eventi 

OTTOBRE

sabato e domenica 9-10 / Odalengo Piccolo - FIERA TUFO & TARTUFO

domenica 10 / Montiglio Monferrato - FIERA DEL TARTUFO / PREMIO CANE D`ARGENTO 

domenica 10 / Bergamasco - FIERA MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO

sabato e domenica 16-17 / Mombercelli - FIERA DEL TARTUFO E DEI PRODOTTI LOCALI 

domenica 24 / Trisobbio - FIERA DEL TARTUFO DI TRISOBBIO

domenica 24 / Moncalvo - LXVII FIERA DEL TARTUFO DI MONCALVO

domenica 31 / Moncalvo - LXVII FIERA DEL TARTUFO DI MONCALVO

NOVEMBRE

sabato e domenica 6-7 / Cella Monte - SAGRA DEL TARTUFO BIANCO IN VALLE GHENZA 

domenica 7Nizza Monferrato - GIORNATA DEL TARTUFO E DEL CARDO GOBBO 

sabato e domenica 13-14 / Alessandria - SAGRA DI SAN BAUDOLINO

domenica 14 / Canelli - FIERA DI SAN MARTIN

domenica 14 / Murisengo - FIERA DEL TARTUFO / TRIFOLA D'OR

domenica 21 / Murisengo - FIERA DEL TARTUFO / TRIFOLA D'OR

domenica 21 / Canelli - FIERA DEL TARTUFO 

dal 21 al 28 / San Sebastiano Curone - FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO E NERO

weekend 26-28 / Asti e altre località - BAGNA CAUDA DAY 

domenica e lunedì 28-29 / Castenuovo Don Bosco - FIERA DEL TARTUFO / DI SANT'ANDREA

DICEMBRE

weekend 3-5 / Asti e altre località - BAGNA CAUDA DAY 

dal 5 al 12 / Moncalvo -  CCCLXXXIII FIERA DEL BUE GRASSO / SAGRA DEL BOLLITO






mercoledì 2 settembre 2020

Una "rosa" monferrina in Sicilia


Una pronipote di Aleramo, nel 1087 la 13enne Adelasia del Vasto andò in sposa a Ruggero I d’Altavilla, uomo “assai bello, di alta statura e di proporzioni eleganti, pronto di parola, saggio nel consiglio, lungimirante nel trattare gli affari” che una 30ina d’anni prima aveva condotto una schiera di normanni attraverso l’Italia e alla conquista di Puglia, Calabria e 
Sicilia, dove aveva sconfitto i precedenti dominatori, gli arabi. 

Il ruolo della dama monferrina nelle imprese dei cavalieri normanni in Trinacria è attestato dal Mandato di Adelasia, il documento cartaceo più antico d’Europa, e da molte cronache, in cui è riferito che vi giunse accompagnata da un gruppo di propri conterranei, il primo di altri. Fino al XIII secolo il flusso migratorio fu molto consistente, tanto che l’antico dialetto gallo-italico del suol d’Aleramo in Sicilia è tuttora parlato anche nelle isole linguistiche alloglotte dette colonie lombarde, cioè “dei longobardi”. Sicuramente gli interscambi produssero dei benefici in Monferrato, dove in un passato tanto remoto che adesso non si ricorda più quando vennero trapiantati il grano saraceno e il riso, la cui coltivazione i siciliani a loro volta avevano appreso dagli arabi, e chissà, forse anche l’usanza di piantare le rose “a guardia” dei vigneti 


... come mostra questa foto scattata dal vignaiolo indipendente Giuseppe Pettinato che produce il Nero d’Avola coltivandone le uve nel terroir in una zona tra i monti Nebrodi e la città di Patti, nella cui cattedrale riposa la prima gran contessa di Sicilia, madre di Ruggero II il Normanno, primo re di Sicilia,... una bella e colta marchesa del Monferrato.


LE ROSE, SENTINELLE DEI VIGNETI : Poiché sui loro boccioli si notano subito, prima che nelle viti, l’attacco di parassiti, l’insorgenza di malattie e le carenze di minerali nel terreno, i vignaioli esperti pongono gli arbusti del fiore ornamentale ai margini dei filari come pianta spia che avvisa della necessità di intervenire per curare la salute del vigneto e del terroir.




venerdì 14 agosto 2020

FERRAGOSTO 2020 : la prima festa stagionale di una nuova epoca

In tutta Italia il 15 AGOSTO e le giornate intorno alla sua ricorrenza sono festive, in molti borghi antichi dedicate allo svolgimento di sagre e manifestazioni, mentre le città si "svuotano", perché famiglie e gruppi di amici si recano in spiaggia al mare, al lago e sulle rive dei fiumi oppure fanno gite in montagna e, in particolare, scampagnate... 

Quest'anno purtroppo non si svolgeranno il Palio di Siena e le cuccagne che animano il Ferragosto da secoli, precisamente una ricorrenza dal 18 a.C., anno in cui l'imperatore Augusto (Ottaviano, successore di Giulio Cesare) fissò nel calendario romano la festività in cui nella "città eterna" e nel mondo latino le popolazioni potevano interrompere la quotidianità, quindi anche ogni occupazione e lavoro (perciò una festa denominata Feriae Augusti, cioè "riposo di Augusto"), per celebrare vari riti ancestrali: 
  • le Vinalia rustica in onore di Giove e di Venere;
  • Nemoralia (o Festa delle Torce) in origine praticati al santuario di Diana al Lago Nemio e poi dalle popolazioni latine in ogni luogo dell'impero, in seguito dai cristiani alla ricorrenza come dell'Assunzione di Maria;
  • i Consualia dedicati a Conso, divinità che proteggeva i granai e gli approvvigionamenti, nume tutelare del conserere, "seminare", e del condere, "far provvista" e "fondare", patrono dei contadi e dei contadini, che in suo onore organizzavano spettacolari corse equestri, gare in cui competevano cavalli, asini e muli... allora i compagni di lavoro degli agricoltori. 
Il Ferragosto dei latini coincide con il Lughnasadh (detto anche Lúnasa Lughnasa) e il Lammas (loaf-mass, "festa dei pani") in cui le civiltà celtiche e gaeliche ringraziavano il dio Sole (Lúg) con l'offerta del pane cucinato con il grano appena raccolto. Molteplici celebrazioni religiose e feste di paese infatti sono tradizioni in cui è sedimentata, conservata e tramandata la memoria del passato in cui l'umanità viveva in simbiosi e in sintonia con la Natura, trascorrendo il tempo al ritmo della vita biologica nel ciclo delle stagioni.

L'evoluzione del progresso tecnologico ha gradualmente invertito le interdipendenze tra habitat ed esseri umani, che però hanno sfruttato le risorse del pianeta senza limitarsi e con conseguenze tanto devastanti che adesso sulle sorti del mondo incombe la minaccia del collasso dell'ecosistema e, per evitare che ciò accada, bisogna agire... tempestivamente. 

Il cambiamento globale teorizzato da un sociologo nel 2010 quest'anno contrassegna la "svolta" epocale dell'economia mondiale e l'inizio della fine di un periodo storico cominciato l'estate di 75 anni fa

Comparso sulla Terra all'inizio dell'era geologica attuale, detta olocene, l'Homo Sapiens ha progressivamente modificato il proprio habitat e l'evoluzione del pianetaIl primo a dare una denominazione specifica all'era geologica in cui la Terra è massicciamente segnata dalle attività umane e i loro effetti nell'ecosistema fu il geologo Antonio Stoppani (Lecco, 1824 - 1891, Milano), che nel 1873 la definì era antropozoica. Successivamente un geochimico russo Vernadskij considerò che nei processi dell'evoluzione la scienza e la tecnologia hanno «un'influenza sempre maggiore sugli ambienti circostanti» distinse le dimensioni della realtà in biosfera e noősphera (mondo del pensiero). Nel 1992, Andrew Revkin denominò l'epoca Antrocene e nel 1973 nella seconda edizione della Great Soviet Encyclopedia venne inserita la voce Anthropogenic System
La parola attualmente in uso, ANTROPOCENE è stata coniata dal biologo Eugene F. Stoermer, che nel 2000 la propose in un saggio scritto insieme a Paul J. Crutzen, già insignito del Premio Nobel per gli studi sulla «chimica dell'atmosfera, la formazione e la decomposizione dell'ozono», pubblicato sulla newsletter dell'International Geosphere–Biosphere Programme. 
 
Dai tempi della rivoluzione agricola avvenuta 10.000 anni fa, alla rivoluzione industriale cominciata nel XIX secolo, l'antropocene è giunto al culmine nel presente, cioè nell'epoca storica che si considera aver avuto inizio i16 luglio 1945 quando, per verificarne il potenziale distruttivo, venne fatta esplodere la prima bomba atomicaL'esperimento, detto TRINITY TEST, venne condotto dall'esercito USA insieme al team di scienziati del progetto Manhattan e fu eseguito alle 5:29:45 del mattino in un'area del deserto del New Mexico denominata Jornada del MuertoL'ordigno, simile a quello che il successivo 9 agosto distrusse la città giapponese di Nagasaki, era soprannominato THE GADGET.
Non l'unica conseguenza letale delle devastazioni compiute dall'umanità a danno dell'ambiente, e di se' stessa, la pandemia del 2020 è la causa scatenante di una serie di reazioni ed effetti. Come una miccia, ha innescato l'esplosione di una crisi economica che per gravità e dimensioni non ha precedenti nella storia e reso evidente che non si possono più fare le stesse "cose" che l'hanno provocata... lo dimostrano una ricerca scientifica presentata il 15 luglio scorso da The Guardian Increase in invasive species poses dramatic threat to biodiversity Tourismtransport and the climate crisis found to be major drivers of rise in alien plants and animals, which can decimate ecosystems - e le recenti rilevazioni sui "disturbi sismici" delle attività antropiche prima, durante e dopo la stasi del 2020

Il Rapporto sugli obiettivi di sviluppo sostenibile 2020 presentato aForum che dal 7 al 16 luglio ha riunito i rappresentanti di governi, società civile e mondo degli affari e della finanze, parla chiaro: la crisi economica post-Covid19 ha avuto gravissime ricadute immediate sulle condizioni di vita della popolazione mondiale, in 6 mesi peggiorate tanto da azzerare 10 anni di progressi sociali.

Dopo che nei primi mesi del 2020 son venuti al pettine i garbugli di tante problematiche sociali e ambientali attorcigliate l'una con l'altra, per la prima volta nella storia l'umanità affronta le difficoltà del presente con la consapevolezza di aver poco tempo a disposizione per prendere decisioni cruciali e determinanti... Tra le varie soluzioni elaborate spicca la proposta del GREAT RESET, il cui "modello" si applica in ogni ambito economico, anche nel TURISMO. Lo dimostrano una ricerca scientifica presentata da The Guardian il 15 luglio scorso Increase in invasive species poses dramatic threat to biodiversity Tourismtransport and climate crisis... - e le rilevazioni sui "disturbi sismici" prima, durante e dopo il lock-down

IL TURISMO NEGLI ORIZZONTI DELLA SOSTENIBILITÀ 

Già adesso nessuno può più fare vacanze e tour "spensieratamente", ma in futuro ancor meno perché prima della partenza e durante il viaggio e il soggiorno tutti dovranno prendere misure di cautela adeguate a prevenire ogni possibile conseguenza alla salute di persone, fauna e flora nell'itinerario e nella destinazione. Nonostante la vendita di servizi e "pacchetti" turistici e, allo scopo, la promozione delle attrattive locali come i patrimoni ambientali e culturali, siano funzionali a incentivare lo sviluppo economico dei territori e così ad aumentarne le risorse per finanziare il risanamento degli ecosistemi e la salvaguardia della biodiversità, le analisi dimostrano che attualmente gli effetti di spostamenti e attività dei flussi turistici provocano danni ambientali tanto devastanti da non poter essere "compensati" tramite i profitti economiciInoltre, dopo la pandemia in tutte le località turistiche del mondo l'afflusso di masse di persone è meno redditizio di prima perché la prevenzione dei contagi ha costi enormi. Conformare attività produttive e commerciali ai criteri di sostenibilità e adeguare pratiche e procedure dei servizi di trasporto, accoglienza e ristorazione ai requisiti della sicurezza sanitaria e agli standard della protezione ambientale renderà il turismo sempre meno consumistico e sempre più responsabile e sostenibile, perciò man mano sempre meno commerciale e, probabilmente, sempre più assistenzialedi supporto alla cura della salute psico-fisica e del benessere delle persone... proprio come in antiche tradizioni e "spirito" del Ferragosto.


Per secoli la principale festività estiva è stata la giornata dell'anno in cui le comunità, sia rurali che urbane, celebravano rituali per rinsaldare il proprio legame con la Terra, cioè con la natura e i suoi elementi. 

Il progresso tecnologico perseguito senza limiti nell'uso dei "doni della Natura" ha devastato il pianeta, deturpandone il paesaggio, spezzando il fragile ma portentoso equilibrio tra le "forze della natura", così provocando molteplici disastri ambientali, e causando l'estinzione di tante specie floreali e faunistiche e la migrazione di altre, tra cui piante e animali infestanti e minuscoli batteri e virus che con lo spostamento aggrediscono altri esseri viventi. La storia è un susseguirsi di civiltà progredite diffondendo benefici, prosperità e agi, però aggredendosi a vicenda e con enormi sperequazioni tra le persone e le società, quelle più povere e "arretrate" afflitte da povertà e indigenza mentre quelle più ricche e "avanzate" in cui si abusa e fa spreco delle risorse. Che questi effetti negativi fossero insiti nelle dinamiche evolutive del mondo manipolato dall'uomo (l'antropocene) e che nelle dimensioni artificiali della realtà si viva in modo innaturale, caotico e frenetico non sono però "novità" dei tempi moderni, anzi... gli antichi  ne erano consapevoli da tempi immemori, come testimoniano la storia e le origini di una fiaba nota a tante generazioni di molti paesi del mondo: IL TOPO DI CITTÀ E IL TOPO DI CAMPAGNA.   

Una delle 358 FAVOLE (
μῦθοι) raccolte dal greco Esopo vissuto tra il VII e il VI secolo a.C. e la sesta satira del II libro di SERMONES pubblicati nel 35 a.C. 
dal romano Orazio, che si riferisce ad essa come una vecchia storia, raccontata dalle nonne, e la narra per dimostrare i vantaggi della quiete della campagna e, paragonando i cibi semplici e genuini della cucina rustica a quelli raffinati dei banchetti cittadini, di prudenza, frugalità e parsimonia rispetto al lusso, nell'antologia di Favole di Esopo e altri autori stampata nel 1545 a Napoli viene descritta ricordando che la sua sentenza (morale) "c’insegna, che le ricchezze pajono dilettevoli, ma a guardar bene, hanno in se' pericoli, ed amaritudine". 

Con la globalizzazione, nel XX secolo ha cominciato a diffondersi il turismo di massa, e proprio l'Italia, già meta di pellegrinaggi e viaggi fin dal medioevo e dei Grand Tour della Belle Epoque, è diventata una delle destinazioni turistiche maggiormente frequentate da turisti di tutto il mondo... mentre nel Belpaese, dove era una tradizionale giornata di vacanza, anzi "la vacanza" per antonomasia, il Ferragosto è diventato un fenomeno turistico nazionale. In particolare tra il 1931 e il 1939, anni in cui le gite organizzate, escursioni nelle città d'arte e soggiorni in località salubri coordinate dalle corporazioni e associazioni dei lavoratori, vennero promosse mediante apposite offerte speciali per la Gita di un sol giorno della distanza fino a circa 100 km e la Gita dei tre giorni nelle date del 13, 14 e 15 agosto e per il tragitto con l'approntamento dei mezzi di trasporto, i Treni Popolari a prezzi ridottissimi detti Treni di ferragosto.