Nel 1903 il pittore Angelo Morbelli alla V Esposizione internazionale d’arte di Venezia presentò sei opere, un ciclo intitolato Il poema della vecchiaia, che fino al prossimo 6 gennaio 2019 sono nuovamente in esposizione nella città lagunare, alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro.
Nato ad Alessandria nel 1854, si formò all'Accademia di Belle Arti di Brera ed, esordito a Torino nel 1979, Morbelli si affermò Milano nel 1880, con l'esposizione dell'opera Goethe morente. In seguito divenne un esponente del "divisionismo", tecnica pittorica che lo avvicinò a Giovanni Pellizza da Volpedo, autore del celebre Quarto Stato in esposizione permanente al Museo del Novecento di Milano, con cui condivideva anche le origini alessandrine e la sensibilità per la raffigurazione della quotidianità, delle problematiche umane e delle questioni sociali.
Nel 1897 a Dresda Morbelli vinse un premio con le opere S'avanza e Per ottanta centesimi, quest'ultima in esposizione permanente al Museo Borgogna di Vercelli, che nel 2018 ha temporaneamente presentato in mostra anche l'opera, di una collezione privata, Le Risaiole. Nel 1900 Morbelli fu premiato all'Esposizione Universale di Parigi per l'opera Giorno di festa al Pio Albergo Trivulzio, l'ospedale geriatrico di Milano dove tra il 1902 e il 1903 allestì uno studio nei in cui realizzò la serie di dipinti che raffigurano situazioni, ambienti e realtà e relazioni umane all’interno dell’ospizio e che, dopo la prima esposizione, vengono ripresentati insieme nella mostra a Venezia.
Dal 1890 Angelo Morbelli visse a lungo in Monferrato, nella frazione Colma del borgo di Rosignano, in una dimora in cui abitava d'estate. Una casa-atelier che conserva ancora intatta la stanza in cui il pittore dipingeva, spesso circondato da amici, nell'ultima fase della sua vita artistica rappresentando soprattutto paesaggi.
fino al 6 gennaio 2019 a Cà Pesaro - Venezia
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